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Anche quest'anno, malgrado l'estate un po' bislacca, siamo
riusciti a non farcelo mancare. E' arrivato sul finire
della stagione, in una limpida giornata di maestrale. E' il Nuotatore
Temerario.
Di mezza età, di forma fisica sedentaria, di abbronzatura lattea.
In
una limpida giornata di maestrale, onda piena e bandiera rossa, si
tuffa a bagno dalla spiaggia libera e si cimenta nella traversata in
diagonale (corrente a favore) fino al gavitello.
I bagnanti più
esperti, gente del posto ormai sola rimasta di pomeriggio feriale, sulla
spiaggia, lo riconosce subito. Lo guarda e alla terza bracciata già
mormora e scuote la testa.
"Eccolo lì, ma dove crede di andare?" "Ma non ce la fa, non ce la fa." "Ohi torna indietro, che tocca venirti a prendere."
Ma
il Nuotatore Temerario non li ascolta. Cioè, non li sente. Nuota
imperterrito verso il gavitello. Naturalmente senza fare i conti con la
corrente, che lo sposta rapidamente più a levante. E così corregge la
rotta, aumenta il ritmo. E più nuota e più esce al largo e più
scarroccia e più si stanca e più si allontana dal gavitello.
"Non
ce la fa, non ce la fa". "Adesso capisce e torna indietro". "Ma cosa
vuoi che capisca, quello lì". "Mario, guarda che quello mica ce la fa".
Mario il bagnino rumeno sul suo trespolo lo sta già seguendo col binocolo.
Così appena quello alza il braccio, Mario scende e quattro persone hanno già messo in mare il moscone.
Mario sempre calmo, rubicondo e taciturno, non proferisce bestemmia ma mette mano al remo.
Fatalità,
un'onda gli fa perdere la ciambella salvagente. E così dalla spiaggia
si può assistere alla Stupidaggine nella Stupidaggine: i ragazzini che
si buttano a nuoto a rincorrere la ciambella. "Noooooo!" corale di madri
e zie e tate e fratelli. Ma i ragazzini sono più cocciuti dei turisti
fuori allenamento. Una mamma minimizza: "la mia fa nuoto agonistico".
"Ah beh, belin, allora Mario dovrà remare forte per raggiungerla".
Per
fortuna è la ciambella che si lascia raggiungere. Mario intanto
raccoglie il naufrago e lo issa a bordo. Rema verso terra, dove un'onda
intraversa il moscone e per poco non lo rovescia. Fortunatamente il
Nuotatore ha recuperato le forze e la prontezza, scende d'un balzo e se
ne va. Senza aiutare.
Probabilmente è convinto che questa sorta
di skilift controcorrente sia un servizio offerto dalla proloco. Uno va a
bagno e si lascia portare, poi alza il braccio e l'addetto lo va a
riprendere. Wonderful Italia. Puoi fare quello che vuoi, rischiare la
pelle tua e altrui, e poi andare a mangiarti un gelato. Nemmeno una
predica, nemmeno una multa.
Solo un applauso, da tutta la
spiaggia. Ovviamente è per Mario, che sorride con i suoi occhi
azzurrissimi, e torna a guardare il mare. Solo una signora anziana lo
rimprovera: "Mario guarda che adesso sei nei guai, adesso viene la
moglie di quello lì e ti chiede di rimetterlo dove l'hai preso".