Nel centro di Milano, dove sorge la nuova città di vetro e cemento, l'esposizione pulsante dei muscoli metropolitani, un albero oppone resistenza.
Resiste all'expo, al vetro e al cemento. Resiste anche all'innesto. E il giorno che smette di piovere, dopo sei mesi d'ininterrotto novembre, l'albero gandhi esplode in un fuoco naturale di fiori rosa e bianchi. Due alberi al posto di uno.
Bisogna fermare i passanti, e mostrar loro la meraviglia. Quelli che gli scorrono davanti tutti i giorni senza vederlo. Quelli che sono passati di corsa per andare a vedere le creazioni le installazioni le performance creative nella settimana del fuorisalone. Ma questa performance non l'hanno notata.
Un grazie particolare all'albero, ai suoi duplici fiori. E agli operai del cantiere di via Sassetti, che ci hanno permesso di scattare le foto malgrado le bestemmie e le urla del capo.
_ora e sempre_
