martedì

Esigenze di servizio


Entrambi sulla cinquantina. Lei capelli color rossofragola da tintura fatta in casa, pantaloncini di raso di poliestere azzurro, sulle unghie un ricordo di smalto rosso vecchio di mesi. La pelle coperta di ulcere e bitorzoli e macchie, gambe braccia mani e collo.

Lui pure sovrappeso, rosso di sole solo in faccia, faccia da russo. La pancia straborda dai bottoni dellla camicia a righe gialle azzurre e maron per appoggiarsi sul pantaloncini-mare nylon rossoblu. Forse per via della pancia non si è mai tagliato le unghie dei piedi. Forse è russo per davvero perché non parla e mostra di non capire quando arriva il controllore.

Parla solo lei infatti, piangendo un po' perché le hanno rubato la busta con i soldi e non hanno potuto fare il biglietto.
Il controllore è femmina e maternamente spiega che dovrà fare un verbale e che se pagano entro 15 giorni sono 100 euro a testa oltre il prezzo del biglietto: se oltre i 15 giorni, 200 euro in più. Chiede se hanno un documento e la donna dice si si piangendo ed estrae il portafogli pieno di carte ma vuoto di soldi (che erano nella busta rubata, quella sì, il portafogli no).

La controlloressa dice che ripassa ma poi si scorda o ha compassione e non ripassa più. Due ore dopo il treno annuncia l'arrivo con 16 minuti di ritardo. La rossa si deve essere ripresa dallo choc del furto perché sbuffa e sbotta che insomma non è possibile ma come si fa:
sempre in ritardo.