Ho immaginato di essere in un parco, seduto su una panca ad ammirare un albero, dedicandogli lo sguardo, quindi non porgendogli le spalle come spesso accade sedendosi sulle panchine urbane. Poi ho immaginato di fare una pausa, conversando con le persone a me più care, seduti attorno all’albero quasi fosse un focolare – un “centro”. Delle mie visite ai monasteri ho un dolce ricordo, una splendida scenografia di monaci che parlano tra loro sottovoce, seduti attorno all’albero centrale del chiostro. Mi sono sempre chiesto perché questo modo di fare poesia con la Natura non possa essere adottato anche in un contesto urbano. Da qui nasce l’idea di ecopanca, un’idea ecologica non dettata dalla moda, dalle cifre economiche, o dalla paura di perire con il Pianeta, bensì un concetto dedicato all’amore per la Natura, un modo di fare poesia con la Terra e per la Terra. tx to Claudio Silvestrin
lunedì
Sopra la panca
Ho immaginato di essere in un parco, seduto su una panca ad ammirare un albero, dedicandogli lo sguardo, quindi non porgendogli le spalle come spesso accade sedendosi sulle panchine urbane. Poi ho immaginato di fare una pausa, conversando con le persone a me più care, seduti attorno all’albero quasi fosse un focolare – un “centro”. Delle mie visite ai monasteri ho un dolce ricordo, una splendida scenografia di monaci che parlano tra loro sottovoce, seduti attorno all’albero centrale del chiostro. Mi sono sempre chiesto perché questo modo di fare poesia con la Natura non possa essere adottato anche in un contesto urbano. Da qui nasce l’idea di ecopanca, un’idea ecologica non dettata dalla moda, dalle cifre economiche, o dalla paura di perire con il Pianeta, bensì un concetto dedicato all’amore per la Natura, un modo di fare poesia con la Terra e per la Terra. tx to Claudio Silvestrin