Un pastorello conduceva ogni sera le sue pecorelle a pascolare.
Ma si annoiava molto e per non sentirsi solo la notte decise di fare uno scherzo a tutta la gente del villaggio.
"Al lupo, al lupo!" cominciò allora a gridare con quanto fiato aveva in gola.
Tutti i contadini accorsero armati di forconi e randelli, ma quando arrivarono nel grande prato non videro neanche l’ombra del lupo.
Il pastorello rideva a crepapelle.
"Era solo uno scherzo e voi ci siete cascati!"
Questo scherzo continuò per parecchie sere, finché un giorno il pastore s'invaghì di una contadinotta graziosa e leggiadra.
Quella notte il pastore burlone ebbe un pensiero delicato e per non turbare il sonno della sua bella evitò di gridare "al lupo, al lupo!".
Il lupo come al solito non venne e il gregge dormì al sicuro.
Ma i contadini il giorno dopo tornarono ancora più furibondi coi loro forconi e randelli e se la presero col pastorello, perché ormai si erano abituati alla compagnia delle sue grida e non potevano più dormire senza.
MORALE:
talvolta le abitudini nuocciono più dei lupi, dei forconi e dei randelli
Fabvlae Aesopicae Qvales Ante Planvdem Ferebantvr Ex Vetvsto Cod Di Aesop, Francesco del Furia