Anche quest'anno il Palazzo del Comune offre alla città il suo spettacolo festoso, illuminando la notte di un messaggio di gioia.
Cominciati come iniziativa sperimentale, i giochi di luce ormai sono una piacevole tradizione che richiama turisti da ogni parte del mondo.
Il progetto originale prevedeva che sull'alto Palazzo comparisse una scritta, AUGURI, a sormontare un albero di Natale disegnato dalle finestre accese e spente sulla facciata.
Con l'efficacia che sempre distingue la nostra amministrazione, si è messa subito in moto la luminosa macchina da guerra.
Circolari interne e comunicati stampa esterni, studi geometrici e urbanistici, revisione dei tubi neon (mancano i fondi per lampadine a basso consumo) e un blocco di post-it per ogni impiegato.
L’idea è semplice. Accanto a ogni interruttore, un foglietto con una scritta: “acceso”, oppure “spento”. E’ sufficiente che la sera l’impiegato si ricordi di eseguire quanto specificato dal promemoria, e lasci accesa oppure spenta la luce nella sua stanza.
Ma si sa, la fretta, la distrazione, i buontemponi, i maligni. Qualcuno dimentica di accendere, qualcuno dimentica di spegnere.
Per riordinare la situazione si è aperta una vertenza tra azienda e sindacati. Intanto, i cittadini passano le feste a naso in su, cercando di indovinare ogni sera che cosa apparirà.
Visto il successo spontaneo che l'iniziativa riscuote, il Comune sta meditando per l’anno prossimo di mettere la manifestazione a pagamento.
Il progetto originale prevedeva che sull'alto Palazzo comparisse una scritta, AUGURI, a sormontare un albero di Natale disegnato dalle finestre accese e spente sulla facciata.
Con l'efficacia che sempre distingue la nostra amministrazione, si è messa subito in moto la luminosa macchina da guerra.
Circolari interne e comunicati stampa esterni, studi geometrici e urbanistici, revisione dei tubi neon (mancano i fondi per lampadine a basso consumo) e un blocco di post-it per ogni impiegato.
L’idea è semplice. Accanto a ogni interruttore, un foglietto con una scritta: “acceso”, oppure “spento”. E’ sufficiente che la sera l’impiegato si ricordi di eseguire quanto specificato dal promemoria, e lasci accesa oppure spenta la luce nella sua stanza.
Ma si sa, la fretta, la distrazione, i buontemponi, i maligni. Qualcuno dimentica di accendere, qualcuno dimentica di spegnere.
Per riordinare la situazione si è aperta una vertenza tra azienda e sindacati. Intanto, i cittadini passano le feste a naso in su, cercando di indovinare ogni sera che cosa apparirà.
Visto il successo spontaneo che l'iniziativa riscuote, il Comune sta meditando per l’anno prossimo di mettere la manifestazione a pagamento.