lunedì

Provati per voi: le terme scottate


 

thanks to Danton


Ingredienti: uno; una moto o quasi due; due cornetti; sabbia qb; una spruzzata di paille; sauna e vapore a guarnire.
Dosi: per due persone.
Tempo di preparazione: circa.
Tempo di cottura: a piacere.
Difficoltà: media.
Presentazione: servire molto caldo.



Concedetevi una moderata scottata in un soleggiato pomeriggio primaverile. Che sia moderata, però altrimenti ogni ulteriore attività vi sarà impossibile.
Dopo una dormita rigenerante ungete la pelle con una crema emolliente e lasciate assorbire. Recatevi in una palestra dotata di area termale e cominciate con una tonificante seduta di pesi. Al termine, finalmente, spogliatevi, indossate un costume da bagno e affrontate la zona termale.
Il consiglio è quello di cominciare con il bagno turco. Il calore moderato e l’umidità intensa sortiranno su di voi un effetto agrodolce: poche manciate di secondi e un misto di umidità condensata e sudore autoprodotto avranno ricoperto per intero il vostro corpo. Insieme al sudore la vostra pelle restituirà una buona quota della crema così avidamente assorbita poco più di un’ora prima. In breve (60/120 secondi) uno spesso strato lattiginoso ricoprirà tutto il vostro corpo regalandovi le sembianze di un Orzowei. Non vi preoccupate: provvidenziale copertura da occhi schifati vi verrà garantita dalla fitta nebbia del luogo. Nel frattempo il calore diffuso dell’aria umida evidenzierà con bruciori moderati le zone dove i raggi solari hanno fatto più danni.

Uscite dopo 10 minuti e tuffatevi in una rigenerante doccia fredda (i più ardimentosi trarranno maggior beneficio da una immersione nella vasca di contrasto).

A questo punto siete pronti per la sauna. L’aria secca e caldissima della sauna metterà immediatamente a dura prova le zone più arrossate della vostra pelle. Il refrigerio dell’acqua fresca, alla quale vi siete concessi poco prima, in pochi secondi sarà solo un lontano ricordo. Il primo pensiero che attraverserà la vostra mente quando scoprirete che il dolore non accenna ad attenuarsi e che non esiste alcuna abitudine alla temperatura dell’aria sarà un incendio. Il secondo la crocifissione. 8 minuti sono un buon obiettivo di resistenza, al termine dei quali la vasca di contrasto sarà un piacere fisico scuotente e ritemprante. Non vi soffermate per meno di 3 minuti e non esentate viso e capo da prolungate immersioni. Solo così potrete infatti cimentarvi con una seconda discesa alla sauna, questa volta con lo sfidante obiettivo dei 12 minuti (l’abituale quarto d’ora in queste condizioni è davvero proibitivo). Giunti al termine di questo calvario autoinflitto vi attende una nuova vasca di contrasto (1/2 minuti, anche senza viso e capo) e un normalizzante passaggio nel calidarium prima della maicosìattesa doccia finale.


thanks to Danton