venerdì

Starnutire. Un piacere dimenticato



Ci hanno spiegato per anni che non sta bene.

Ci hanno insegnato per anni che non si deve:
che non si deve mostrare, perlomeno.
Ci hanno abituati a reprimere, a nascondere, a zittire.

E così. E' dal peccato pubblico che nasce il piacere privato.

Lo senti arrivare, piano piano, stuzzicato.

A volte monta all'improvviso, a volte all'improvviso esplode.
A volte uno solo non si basta: e torna, torna, torna ancora.
A volte è così forte che spaventa.
A volte è un fil di fiato, così dolce che quasi non si sente.

Lo senti arrivare. Chiudi gli occhi, ti concentri. E' come un'onda.
Quando arriva è in un istante: ti solleva e ti rovescia; poi passa e, dietro, si riappiana.

Chiudi gli occhi. E' stato un attimo.
Quando li riapri, lui è lì. Ti guarda, sorride.

Salute!, dice.